Iris, giaggiolo

Iris x germanica

  • Famiglia: Iridaceae
  • Fogliame: Deciduo
  • Categoria: Piante bulbose
  • Consigliata per: Giardino
  • Temperatura min.: -10 | -5 °C
  • Altezza: 0,5 — 1 metri
  • Terriccio: Terriccio, Universale
  • Larghezza: 0,1 — 0,5 metri
  • Esposizione: Soleggiata
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L'iris o giaggiolo è una pianta rizomatosa coltivata per i particolari fiori: questo nome comune comprende diverse specie e ibridi di varie dimensioni e colori. Il giaggiolo fiorentino (Iris florentina), dal bel fiore bianco screziato di viola, è forse il più famoso ma è anche il meno coltivato rispetto ad altri giaggioli ibridi, innumerevoli per colore, forma e dimensione, che possono essere coltivati in giardino o in grandi vasi.

Consigli di coltivazione

Piante spettacolari per la fioritura variopinta in tutti i colori (persino un viola scurissimo che sembra nero), gli iris tollerano il freddo e la terra calcarea, resistono bene all’aridità estiva entrando in riposo, hanno fogliame molto decorativo e durano molti anni (anche se gradualmente fioriscono meno). A fronte di tutti questi pregi chiedono solo posizioni soleggiate. I rizomi di iris si piantano da fine estate all’autunno, oppure in febbraio-marzo (ma in questo caso fioriranno tardivamente oppure salteranno la stagione per fiorire l’anno dopo). Non hanno bisogno di terra molto fertile, ma è importante che non ci sia umidità stagnante in quanto il rizoma è sensibile ai marciumi.

Da non dimenticare

Il terreno sopra i rizomi non va pacciamato con corteccia tritata, sostanza che contribuisce ad acidificare il suolo. Ogni pianta fiorisce per circa 2 settimane, pertanto per ottenere una fioritura continua per tutta la primavera occorre piantare varietà di giaggioli precoci e tardivi, in modo da garantire molte settimane di fiori. Esistono anche varietà rifiorenti che danno fiori in autunno se sono in pieno sole.


Iris, giaggiolo: come e quando irrigare

Tra tutti gli iris ne esistono specie e varietà con necessità idriche molto varie: le specie provenienti da ambienti semi-desertici e tollerano benissimo periodi di siccità prolungata, così come specie che crescono ai margini dei laghetti, che non tollerano la siccità ma sopportano bene i ristagni idrici, fatali alle specie adattate a climi caldi e secchi. Generalmente gli iris vanno annaffiati dall'emergenza delle foglie e per tutta la fase di fioritura, dopodiché si riducono le irrigazioni, ad esclusione di quelli che vivono in ambienti palustri, ma vale la pena informarsi bene sulle esigenze della specie (o ibrido) prima dell'acquisto, in modo da fornire le condizioni idonee per rifiorire.

Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o  doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua). 

La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con  gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).

In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è  il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.

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